LEZIONI DI PRATICA ASSICURATIVA
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Il piacere di assicurarsi(non ci sono scuse per rendersi la vita più bella) |
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Sai bene quanto sia piacevole acquistare qualcosa. La felicità di avere un nuovo smartphone, una nuova autovettura, un nuovo vestito o semplicemente il piacere di poter gustare un cibo o del vino di qualità. Sono tutte cose che ti rendono la vita migliore. Godi per quel senso di realizzazione sociale e di appagamento che ti procurano. Tutto va bene, tranne che per una polizza assicurativa, che invece vedi come un costo malevolo di cui potresti volentieri fare a meno. Anzi un brutto peso mal digerito. Perchè? "Ho già tante spese, non posso permettermi di sciupar altri soldi. Del resto son quattrini buttati via perchè tanto poi, incrociando le dita, non mi succede mai nulla. E se proprio dovesse capitarmi qualcosa mi arrangerò, come ho fatto sempre" Se ti fermassi un attimo, abbandonando preconcetti e barriere psicologiche, potresti visualizzare come staresti meglio anche dopo l'acquisto di una polizza assicurativa. Chiudi gli occhi e pensa ad una calda coperta che ti avvolge e ti protegge amorevolmente. Pensa ai tuoi cari e al tuo lavoro, protetti da quella stessa calda coperta: non è una sensazione piacevole? Ci son polizze che dicono "ti voglio bene" meglio di tante parole. Ed altre che garantiscono ai figli di avere il futuro che meritano, un futuro senza imprevisti. E ancora polizze che tutelano il tuo patrimonio, che hai sudato con fatica, ma che può svanire in meno di un minuto, per un evento imprevisto. Ci sono polizze per tutti i gusti e per tutte le esigenze. Sono i nostri angeli custodi, sempre pronti a salvarci (e qualche volta, purtroppo, lo fanno davvero) e a tranquillizzarci dall'idea che evento improvviso e non calcolato possa cambiare la nostra esistenza (e quella dei nostri cari) da un momento all'altro, senza chiederci il permesso. Non si tratta di pessimismo, ma di realismo. Le cose accadono, e non sempre succedono agli altri. E' vero, siamo italiani, un popolo di poeti navigatori e santi, un po' fatalista ed un po' incosciente. Ma i tempi cambiano e gli strumenti per invertire la rotta anche.
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E' ora di cambiar musica. Che la maggior parte degli italiani non veda di buon occhio il sistema assicurativo non è una novità. Nella spesa assicurativa siamo il fanalino di coda dell'Europa, come risulta da questo studio di Eurostat/Insurance Europe del 2019:
In Italia la spesa media pro-capite annua (esclusa la RCAuto e prodotti finanziari) è di 279€ a persona, cioè la metà della Spagna, un terzo della Francia, un quarto di Germania e Regno Unito e addirittura 12 volte di meno dell'Olanda. La famiglia media europea di quattro persone destina quindi alla propria sicurezza mediamente circa 2000/4.000€ all'anno, anche nei paesi con analoghe situazioni reddituali alla nostra come Francia e Spagna. In Italia però la stessa famiglia si limita a 1.116 €, mentre la virtuosa Olanda abbonda ad oltre 13.000€. Uno spaccato poco onorevole per noi, considerando che all'interno di queste cifre ci sono anche i grandi rischi industriali, più o meno simili in ogni nazione. Se si dovesse applicare la famosa media "del pollo", come diceva Trilussa in una simpatica poesia, vien fuori che molti hanno "zero polizze" e qualcuno poco di più... |
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Pianificare è meglio che spendere. |
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A nessuno piace spendere, anche se a tutti piace acquistare. E con "tutti" parliamo proprio di tutti, anche di te. Guardando la media nazionale riportata in precedenza, non sappiamo dove tu sia posizionato, cioè se hai speso di più o di meno di 279 euro per persona del tuo nucleo familiare, ma sappiamo per certo che non hai pianificato i tuoi acquisti, come la maggior parte degli italiani. Hai acquistato quà e là alcune polizze, e il più delle volte non sai neppure cosa sono o a cosa servono. Lo zelante bancario ti ha proposto la "polizza x", e tu gli hai detto di si. Alla Posta poi ti hanno proposto la "polizza y", e tu gli hai detto di si. Il tuo assicuratore ti ha proposto la "polizza z" e tu gli hai detto ancora una volta si. Quando ti capita poi l'imprevisto tutti "si tirano indietro" perchè non è di loro competenza, e il contratto che hai sottoscritto "non copre quel problema". Partiamo da qui. |
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Partire dalle esigenze. |
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Pianificare vuol dire acquistare ciò che ci è utile e ci garantisce serenità, valutando tra un quadro ben definito di possibilità. Nel corso della vita si formano delle "criticità" che possono variare con il passare del tempo. Aver chiara la situazione è il primo "miglior affare" che possiamo fare, anche finanziariamente. Tutte le polizze sono importanti, e per ogni polizza c'è sempre un'alea di rischio, e dei danni da pagare. Non posso esistere polizze a "rischio zero", quindi inutili, e sono persino vietate dal nostro Codice Civile. Ma tocca a te scegliere tra le tante quali coprono meglio le tue esigenze e tutelano ciò hai di più importante. Avere una visione chiara aiuta a prendere le giuste decisioni e a non buttare via soldi inutilmente. Nel corso degli anni possiamo essere single, conviventi con o senza famiglia, giovani e poi anziani, autosufficienti ed attivi, sani e malati e tanto altro. Ottimizzare le risorse è necessario fin da subito. Facciamo degli esempi, per capici meglio:
Queste sono le "macro-aree" assicurative, che devono essere adattate alle esigenze dei singoli, sia nel tipo di garanzia che nell'entità della spesa, per ottenere un sistema efficiente di copertura assicurativa. I cinque "cavalieri della sicurezza", senza voler essere esaustivi, si possono elencare come seguono, facendo alcune brevi considerazioni sugli scopi e finalità, tanto per capirci meglio:
A questo punto sembra evidente che aver chiaro ciò che si vuole, cosa si è disposti a spendere e gli obiettivi da raggiungere, è un punto a nostro favore nella razionalizzazione delle risorse destinate alla tutela assicurativa. Un modo ragionevole perchè quella "calda ed amorevole coperta" non diventi una camicia di forza, utile solo a stringerci in un abbraccio soffocante.... |
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Pianificare è rendere le cose facili.
Lo sappiamo fin da quando eravamo bambini: non possiamo avere tutto, sempre. Da allora, con il tempo, abbiamo capito anche che le cose più importanti devono avere un posto privilegiato nelle nostre scelte, a scapito di altre. E che organizzandoci possiamo non tralasciare nulla a cui teniamo veramente. Un "piano di sicurezza" può essere un gran investimento, se lo affrontiamo nel modo corretto. Modificare i nostri comportamenti, magari dedicando piccole quote mensili a questo obiettivo, è il modo più "soft" per farlo entrare nel budget familiare. Oggi che tutte o quasi le polizze assicurative possono essere frazionate mensilmente (con costi aggiuntivi irrilevanti, che partono dal "tasso zero" a pochi punti percentuali di tasso di interesse, cioè qualche caffè al mese) non è più una questione di chi "può permetterselo" e chi no, perchè per tutti c'è una giusta misura. A seconda della nostra capacità di reddito e delle nostre scelte, la rata potrà variare da 30/50 euro al mese in su, ma sarà un investimento per migliorarci la vita, non un costo che ci priva di qualcosa. E potremo anche considerarlo un esercizio psicologico, ogni volta che visualizziamo l'estratto conto bancario, perchè ci ricorderà che stiamo pensando a noi stessi e alla nostra famiglia. In un mondo difficile come quello odierno, coccolarsi con i prodotti "giusti" è il più bel regalo che possiamo farci. E se poi non li utilizzeremo, pazienza. Non è corretto pensare che abbiamo buttato via dei soldi. Piuttosto ricordiamoci che la fortuna è stata dalla nostra parte, e l'abbiamo ripagata. Ma se quella spesa dovesse diventare malauguratamente utile, avremmo fatto l'investimento migliore che potevamo fare, e sarà capitato nel momento giusto. Non ci troveremo disarmati, o scioccamente "sprovveduti", in situazioni più grandi noi. Con una soddisfazione in più: anche se le Compagnie di assicurazione non sono enti di beneficienza, e lo sappiamo tutti, questa volta toccherà a loro, almeno in parte, dover prendere il nostro posto nella sfortuna, risarcendoci economicamente di un danno che ci avrebbe probabilmente messo in ginocchio. Nessuno se lo augura, ma farsi trovare impreparati davanti ad una situazione difficile può davvero costare molto caro. E' meglio pensarci prima.
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